Si dice di noi

ANGELICA PERELLI

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allieva dei nostri percorsi: Formazione professionale per danzatori modernocreativi e contemporanei e Danzare il Senso Sentito è stata ammessa al triennio del CORSO PROFESSIONALE PER COREOGRAFI, PERFORMERS E DANZATORI IN TEATRO DANZA all’interno della Civica Scuola di Teatro Paolo Grassi di Milano
Complimenti !!!!!!!!!!


AMBRA BERNI CANANI

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allieva formatasi presso la nostra scuola all’interno dei percorsi di Formazione professionale per danzatori modernocreativi e contemporanei e Danzare il Senso Sentito ha vinto una borsa di studio per un periodo di approfondimento presso la FOLKWANG UNIVERSITAT DER KUNSTE ESSEN
Complimenti !!!!!!!!!!


DALL’EMILIA-ROMAGNA, ON AIR

Da Bologna a Budrio, in scena danza e comicità

Gli artisti della scuola “Chorea” del capoluogo emiliano si sono esibiti nella cittadina della Bassa con uno spettacolo fatto di bellezza e di risate.

In occasione del termine delle lezioni della scuola di teatro & danza in movimento Chorea di Bologna, il 14 giugno scorso si è tenuto a Budrio, sotto la direzione artistica di Nicoletta Sacco, la regia di Monica Giannini e il coordinamento di Belinda Diamanti, lo spettacolo dal titolo Nel cuore di tutti la Danza. Il centro bolognese ha un ruolo di tutto rispetto nel moderno panorama creativo italiano, pur sviluppando rapporti di collaborazione e ricerca anche con maestri e ospiti di fama internazionale. La manifestazione, proposta nello storico, vellutato e gremito teatro consorziale della cittadina della Bassa, ha avuto luogo in un contesto ideale sia per le caratteristiche tecnico-spaziali, come l’ottima acustica e l’illuminazione, sia per quelle professionali del gruppo di interpreti. In un gioco ritmico di movimenti, gli artisti, compresi i più piccoli, si sono esibiti lasciandosi condurre lievemente dalle onde armoniche, anche durante i rapidi attraversamenti e le corse sulla pedana del palcoscenico. Una serata volta a raccontare alla platea il “sacro” messaggio della ricerca di un mondo migliore. A tal proposito, la dice lunga proprio il titolo del depliant distribuito all’ingresso in sala, atto a fornire la “traccia” dell’intero spettacolo: Guarda… guarda meglio e vedrai l’anima danzare.

E proprio questo si è visto: una sorta di magica ricomposizione degli infiniti tentativi di dar voce alla forza di aneliti, commoventi e puri, tra musica dal vivo e brani selezionati dai repertori melodici di Adele, Johann Sebastian Bach, Dead can dance, Peter Kater e Yann Tiersen. Inoltre, tra le movenze dei danzatori, ha fatto capolino lo sketch di Gloria Fenzi, basato sul personaggio della signora Giovanna Ferro, con voce fuori campo del suo alter ego, “la direttrice”.

La praticante, studiosa e appassionata di teatro-danza, conferma il successo già ottenuto nel concorso annuale per comici e cabarettisti Ridàn a Bulàgna (“Ridiamo a Bologna”), rompendo ancora una volta la gabbia delle immagini femminili da rotocalco accessoriata da ridondanze trite e vuoti schemi. La signora Ferro anche a Budrio ha indossato con esplosiva e severa convinzione vesti inconsuete. All’interno di un paradosso esistenziale, inserito in un ambito scenografico fatto di travestimenti gioiosi e delicati, l’attrice, occhialuta e demodé, sceglie di modificare una realtà infinitamente stretta spaziando in autonomia nella recitazione. Sospinta da un’atmosfera a volte minacciosa, rincorre un ambito impreciso e finisce con il ritrovarsi a percorrere strade in salita, fino ad arrivare al cospetto del proprio Io, urtante e dissacratorio. Un azzardo esilarante, supportato da una sorta di finto spogliarello.

Questa l’atmosfera respirata tra artisti, danzatori e musicisti del Chorea. Con la ferma volontà di poter planare indisturbati tra petali di rose, volteggi sufi e onestà fanciullesca, tutti hanno collaborato a trasmettere momenti di commozione, piacere, arte e cultura, consentendo ai partecipanti, spettatori attivi, di fare un libero tuffo tra le più variegate ed essenziali forme di bellezza. Perché la danza e i movimenti vividi sono passaggi irrinunciabili per il raggiungimento di un unico obiettivo: la fluidità dell’Essere, necessaria per fare e creare.

Margherita D’Amico (LucidaMente, anno XI, n. 127, luglio 2016)

SPETTACOLO DI FINE ANNO  

Nel cuore di tutti la Danza

Guarda…guarda meglio e vedrai l’anima danzare

Direzione Artistica Nicoletta Sacco

Regia Monica Giannini

Coordinamento Belinda Diamanti

Ospiti della serata

Riccardo Cazzato (danza)

Alessandra Caruso, Diego Resta, Fabio Resta (musica)


RICCARDO CAZZATO
Ho conosciuto Chorea molti anni fa.

Ma prima di conoscere Chorea ho conosciuto Nicoletta Sacco.

L’incontro è stato fulminante, come solo un reale incontro di anime lo può essere; infatti è accaduto nell’unico luogo ove questo può accadere o quasi: nell’astratto territorio del corpo, danzante, dove la comunicazione pare libera, tra anime, senza filtri.

Così è stato amore a prima vista, soprattutto per la capacità di lasciarsi fluire, gioire ed aprirsi che quest’anima aveva condiviso con me.

Nessuna paura… del riso nel corpo, del rimbalzo, del singulto, del dolore o del sogno.

Poi per molto tempo ci siamo visti raramente e pensandole conservavo chiaro in me l’archetipo di questa energia.

Me ne accorgevo quando, ancora e ancora, ritrovavo la stessa energica pace nell’incontrarla;

nei futuri appuntamenti di danza in improvvisazione.

In questo riconosco in Chorea la stessa voglia di vivere e celebrare la danza e l’essere vivi (tecnicamente parlando) e il desiderio profondo e coraggioso di essere un’entità catalizzante e trasmittente di questa e non altre, qualità.

Per questo mi è così grato poter collaborare con il gruppo Chorea, in quanto condivido pienamente quella che ritengo essere la base di ogni lavoro sul corpo: la volontà di essere testimoni della meraviglia che l’abitare il corpo ci dona.

Riccardo Cazzato 2015


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CHIARA MONTALBANI

Memorie fisiche ed espressive

La mia ricerca, che attualmente continuo a sperimentare ed ad evolvere, contiene diverse memorie fisiche ed espressive, che ho conosciuto(per la prima volta) durante il mio percorso formativo presso il Centro Studi Danza Chorea.

Uno degli insegnamenti del Chorea, che continuo a custodire gelosamente come artista, è l’espressione corporale, l’intenzione e l’espressione istintivo-poetica che rende un movimento denso e voluminoso.

Un movimento può bastare a sé stesso, può essere puro ed astratto, ma se dietro ad esso si prova ad arricchire ogni sua linea, ogni suo respiro ed ogni sua geometria di un’intenzione vera, di un’espressività così come del corpo così anche del volto; allora si raggiunge l’apice della performance: l’emozione.

I principi base che ho appreso da Belinda Diamanti dello studio della Tecnica Limon, l’ho ritrovata successivamente nei miei studi esteri, e tutt’ora ne prediligo, sopratutto la fluidità, la spirale e la circolarità.

Un ulteriore aspetto che mi ha permesso di lanciarmi come danzatrice nel mondo dei professionisti, senza troppi timori, è stato, non solo la pedagogia della Scuola di Nicoletta Sacco, ma anche il suo concetto d’arte e movimento.

La possibilità di cui ho potuto usufruire sin dalla giovine età, di materie/tematiche come: ricerca del movimento e scomposizione, coreografia, teatro danza, essere membro di una compagnia giovanile la Children’s Dance Company di Chorea, che lanciava un barlume di quello che sarebbe potuto essere la vita da palcoscenico.

Insomma una visione aperta, a trecentosessanta gradi, dove il corpo e la sua espressione incontravano colori nitidi ma anche moltissime sfumature interessanti.

La mia scelta , dettata da un sogno, di divenire una danzatrice/performer professionale ed un insegnante freelance, esiste perchè ho incontrato il mondo della danza creativa all’età di tre anni in un centro come quello del Chorea, e da lì ho continuato fino ai miei 19 anni.

La mia formazione al Chorea è stata determinante per la mia scelta futura, e per questo sarò sempre molto grata e riconoscente a Nicoletta Sacco, Belinda Diamanti, Monica Giannini, Francesca Franzoso, Martina Marini.


GIANNALBERTO DE FILIPPIS

Nel 2002 è avvenuto l’incontro con Chorea, ed ho trovato “naturale” una collaborazione e un dialogo fin da subito.

Filo comune che ci accomuna è certamente una visione didattica che si avvicina alla persona prima ancora che al danzatore; intesa ad accompagnare più che forzare i ragazzi nel loro percorso convinti che la ricchezza nella danza sia innanzitutto la possibilità di riavvicinarsi a se stessi e sciogliere i nodi che legano o frenano ancora le nostre potenzialità, come esseri umani e sociali.

Le tecniche posso essere fra le più varie, le parole arrivare in forme diverse, ma il cuore dello studio è assai simile. Per questo, dopo 13 anni, un nuovo incontro e una nuova collaborazione con Chorea è ancora “naturale”, condividendo anime amiche e complementari.