Seminario di danza Butoh

Posted by on Gen 21, 2012 in eventi | 0 comments

SEMINARIO DI DANZA BUTOH – NEW BUTOH SCHOOL

con SAYOKO ONISHI  2 – 3  febbraio 2013   sabato e domenica 10.00/ 13.00 – 15.30/18.30   

Il weekend di studio può essere fruito sia da chi desidera intraprendere il percorso di formazione New Butoh School, sia da chi desidera fare un’esperienza individuale, indipendente dalla formazione, per conoscere e sperimentare la Danza Butoh.

La formazione NEW BUTOH SCHOOL è diretta dalla danzatrice Sayoko Onishi in collaborazione con  il maestro Yoshito Ohno.

Il corso prevede l’approfondimento degli stili dei due fondatori del butoh Kazuo Ohno e Tatsumi Hijikata. Verranno pertanto trattati diversi temi, seguendo i testi che hanno scritto per l’insegnamento o per la coreografia. Questo aiuta a comprendere meglio il senso dell’origine del Butoh, i rispettivi stili dei fondatori e le differenze tra questi. Come preparazione, si inizia con Taichi chuan (Stile    Yang    24    movimenti)  e  Chi gong (esercizi per la consapevolezza dell’energia interiore: il CHI) e si prosegue poi con lo studio delle diverse basi tecniche dei fondatori. Verranno approfondite diverse tecniche corporee per una riscoperta di un corpo in continua “metamorfosi”, dando spazio sia alle improvvisazioni che a un lavoro coreografico. Alla fine la parte principale: lo studio con le poesie. Per i partecipanti non sono previste divisioni in livelli. Questo perché ognuno avrà una consapevolezza più o meno profonda del percorso formativo proposto ed ognuno avrà la possibilità di fare passi avanti usufruendo dello stesso insegnamento indipendentemente dal suo livello.

A chi è rivolta

Attori, danzatori e a tutti coloro che desiderano approfondire le loro esperienze artistiche e offrire a se stessi e alle proprie potenzialità nuovi stimoli, idee, conoscenze, possibilità.

Modalità

La New Butoh School è organizzata in seminari intensivi di 12 ore ciascuno, che si svolgono in un weekend (sabato e domenica). Dopo 12 seminari è possibile sostenere l’esame per il Diploma di I livello, mentre, dopo 24 seminari si potrà ottenere il Diploma finale, di II livello. L’allievo che vorrà conseguire il diploma finale di II livello dovrà presentare una sua coreografia di fronte ad una giuria di esperti presieduta da un artista Butoh giapponese. La formazione è flessibile: i seminari possono essere  frequentati nelle diverse sedi autorizzate ESSEPA-Officine  Ouragan (Palermo),  Centro il Garage  (Arezzo),  FAF Florence Art Factory (Firenze), Chorea (Bologna), con una frequenza da concordare con la direzione, per un totale di 144 ore al termine delle quali sarà previsto uno spettacolo dei partecipanti e verrà rilasciato un attestato.

Dove:

Chorea Via S. Tommaso 18/e,  40139  Zona Fossolo – Bologna

 

Per raggiungere il Centro Chorea:

BUS: dalla stazione 25 / 37 direzione Fossolo AUTO: uscita Tangenziale 11 bis


Info e Iscrizioni: 

segreteria 051-0869685
chorea1986@yahoo.it  

 

Costi:

140 euro più 10 euro di iscrizione per allievi non iscritti alla scuola

E’ assolutamente necessario versare un acconto di 50 € (restituito in caso il seminario non verrà fatto ma non restituito in caso di mancata partecipazione) sul costo totale del laboratorio entro il 12 Gennaio 2013  presso la segreteria Chorea o con bonifico bancario intestato a

Chorea soc. coop.

Via San Pier Tommaso 18/e, 40139 Bologna EMILBANCA filiale Pilastro

IBAN. IT31U0707202407030000205231

Sayoko Onishi

Nata a Hokkaido.

Dal 1975 ha intrapreso gli studi di danza contemporanea presso l’Accademia di danza del maestro Mitsuaki Sasaki. Nel 1986 ha cominciato lo studio del Butoh con Ipei Yamada all’interno della compagnia Hoppoh-Butoh-Ha; collabora con il maestro Butoh Hironobu Oikawa, ne assorbe lo stile e la sapienza coreografica. Dal 1990 viene in Europa e inizia la sua carriera. Nel 2000 si trasferisce a Palermo, collaborando con l’Associazione Siciliana Danza. Nel 1997 il premio nell’ambito nell’ International Dance Competition – Augusburg e il secondo premio nell’ International Dance Competition – Lipsia e nel 2006 il primo premio nella Die Platze contemporary dance competition di Tokyo. Solista e coreografa in prestigiosi teatri internazionali. Coreografa per la Deutche Oper Berlin e sponsorizzata per progetti coreografici dall’Amsterdam Kunst Fonds e solista nello spettacolo Il dolce canto degli dei con Giancarlo Giannini e nello spettacolo Ager Sanguinis Federico secondo Stupor Mundi con Giorgio Albertazzi. Nel 2004 è stata invitata come guest teacher dall’Accademia Nazionale di Danza a Roma, Università di Siena. E’ docente a contratto di “Nuovo Butoh” presso l’università di Palermo. E Nel 2001-2003, attraverso i progetti dell’A.S.D. con la sponsorizzazione del Beni Culturali ha diretto vari eventi di danza con grande successo di critica. Nel 2005 ha inaugurato l’Accademia Internazionale di Butoh, oggi New Butoh School, in collaborazione con la Fondazione Butoh Giappone presieduta dal maestro Yoshito Ohno. Nel 2006 la sua performance con i Nuclearte in occasione del Premio Persefone è stata trasmessa il 2 Marzo da RAI2.

Ispirandosi alle radici del Butoh il suo lavoro ha lo scopo di unire sia elementi occidentali sia orientali, sia la tradizione che il contemporaneo.

La  Danza Butoh

è una delle più interessanti espressioni di teatro danza contemporaneo; è un tipo di danza con infinite possibilità di espressione; non è una forma specifica di movimento.

E’ l’espressione proveniente dal nostro interno attraverso la comunione con il nostro corpo… Butoh è il nome di varie tecniche e forme di danza contemporanea ispirate dal movimento Ankoku-Butoh (ankoku=tenebre) attivo in Giappone negli anni ’50. Non esiste una messa in scena tipica del butoh.

Il Butoh si allontana dalla ricerca di equilibrio, dalla continuità dei movimenti che vuole sfuggire al mutamento della vita, dalla ricerca di bellezza ed estetica e soprattutto dalla forte aderenza al testo, in base al quale sono composti i passi. Si distacca dalla concezione del  danzatore come esecutore, e del fisico come mero strumento volto ad esprimere qualcosa di aprioristicamente definito. Il danzatore è spinto a guardarsi dentro, ad ascoltarsi e dunque ad esprimersi attraverso il movimento, abbandonando i consolidati concetti di bellezza e armonia per dar luogo a movenze che rasentano perfino il concetto di “orribile”. Il Butoh richiede autenticità, professa il ritorno alle origini e l’esternazione del proprio più autentico modo di sentire; non è quindi una tecnica, ma una relazione profonda tra il corpo e la natura.

Le sue origini vengono fatte risalire a Tatsumi Hijikata ed a Kazuo Ohno.

Il primo spettacolo butoh fu presentato ad un festival di danza giapponese da Tatsumi Hijikata nel 1959 col nome di Kinjiki (Colori Proibiti), che venne censurato spegnendo le luci sul palcoscenico. Tatsumi Hijikata fu bandito dal festival ed etichettato come iconoclasta, ma nei suoi lavori successivi continuò, a sovvertire le nozioni fondamentali della danza, ispirato anche da scrittori come Yukio Mishima, Lautréamont, Antonin Artaud, Jean Genet e de Sade.

Le sue ricerche esplorarono i campi del grottesco, dell’oscurità, della decadenza. Hijikata è stato il primo a sviluppare una linguaggio coreografico del  butoh, (“butoh-fu”, “fu”  in giapponese significa “parola”),  seppur poetico e surreale, che   permettesse   al   danzatore   di trasformarsi in animali o oggetti. Questa trasformazione coinvolge  l’individuo  prima  sul  piano  psicologico  e  poi su quello fisico e si contrappone alla semplice imitazione  dell’oggetto. Hijikata   ha   curato   molte   coreografie per Kazuo  Ohno.

Kazuo  Ohno  è  considerato  uno  dei  più grandi danzatori di tutti i tempi, ha ricevuto riconoscimenti in tutto il mondo. La sua notevole longevità artistica gli ha permesso di presentare al mondo il suo capolavoro “Admiring La Argentina” all’età di 70 anni nel Novembre del 1977. Ha continuato a danzare fino a 95 anni. Dai primi anni ’80 il butoh ha cominciato a diffondersi nel mondo. Sono nati gruppi di danzatori butoh in ogni continente, e l’estetica del butoh ha cominciato a contaminarsi fortemente con quella di altre culture.

Per ulteriori informazioni:

www.butoh.it

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